\paperw8895 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 Nei primi anni novanta, dopo il \b \cf4 \ATXht152151 crollo del ômuroö di Berlino\b0 \cf0 \ATXht0 e la \b \cf4 \ATXht22311 riun
ificazione tedesca\b0 \cf0 \ATXht0 , il problema preliminare per lÆallargamento dellÆUnione Europea ai paesi dellÆEuropa centrale e orientale era quello di creare le condizioni economiche e politiche per consentire la graduale integrazione nel tessuto ec
onomico e politico del mondo occidentale e in particolare la loro transizione verso lÆeconomia di mercato. A tal fine sono stati stilati, nel corso degli anni 1991-1992, accordi di æassociazioneÆ, prima con Ungheria, Polonia e Cecoslovacchia (lÆaccordo c
on questÆultimo paese Φ stato in seguito sostituito da due accordi distinti con la Repubblica Ceca e con la Slovacchia) e poi con Romania e Bulgaria. Accordi di cooperazione sono stati stipulati nel 1992 anche con i tre paesi baltici, Estonia, Lettonia e
Lituania.\par
Il quadro complessivo dei problemi e anche dei risultati di tale intreccio di rapporti nella prospettiva dellÆallargamento Φ stato presentato in termini chiari ed esaurienti al Consiglio europeo di Corf∙ (nei giorni 24-25 giugno 1994), ch
e pu≥ considerarsi quasi il punto dÆarrivo del decennio che qui abbiamo preso in esame. Seguendo lÆordine cronologico delle domande di adesione, quel Consiglio constatava: 1) che lÆadesione di Cipro e Malta poteva considerarsi ormai ôprossimaö; 2) che ôg
li accordi europei con lÆUngheria e la Polonia sono ora in vigoreö e che i due paesi ôhanno presentato rispettivamente il 31 marzo e il 4 aprile 1994 la domanda per diventare membri della UEö; 3) che per quanto riguarda la Turchia sarα perseguito il ôcom
pletamento della unione doganale prevista dallÆaccordo di associazione del 1964ö; 4) che, come ha stabilito il Consiglio europeo di Copenaghen del giugno 1993, ôi paesi associati dellÆEuropa centrale e orientale che lo desiderino possono diventare membri
dellÆUnione Europea non appena saranno in grado di soddisfare agli obblighi che ne derivanoö, parallelamente al ôdialogo politico che dovrebbe essere pienamente ed efficacemente attuato in via prioritariaö; 5) che va perseguita la conclusione di accordi
di associazione con gli Stati baltici in preparazione della ôsuccessiva adesione alla Unioneö; 6) che ôproseguiranno i contatti con la Slovenia al fine dÆinstaurare le migliori condizioni per una cooperazione accresciuta con tale paeseö. Intanto le doma
nde di adesione di Austria, Finlandia e Svezia sono state accolte (la Norvegia Φ assente perchΘ il referendum sullÆadesione ha dato esito negativo) e i tre nuovi membri hanno partecipato al Consiglio europeo tenutosi a Cannes nei giorni 26-27 giugno 1995
. Riunitosi per la prima volta con quindici membri, questo Consiglio ha accolto, nella sua seconda giornata, i rappresentanti dei nuovi paesi associati: sei dellÆEuropa centrale e orientale (Ungheria, Polonia, Romania, Bulgaria, Slovacchia e Repubblica C
eca), tre baltici (Lettonia, Lituania, Estonia) e i rappresentanti di Malta e Cipro, candidati allÆadesione.
